Conclusi i lavori del secondo Comitato di Sorveglianza

Si sono conclusi ad Iglesias i lavori del secondo Comitato di Sorveglianza del Programma che ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Commissione europea, delle Autorità nazionali, regionali e locali e di un’ampia rappresentanza del partenariato economico e sociale, registrando oltre 100 presenze, tra i delegati giunti ad Iglesias e i collegati da remoto.

La riunione, presieduta dal Capo del Dipartimento per le politiche di coesione e del sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Michele Palma, e coordinata dall’Autorità di Gestione, Raffaele Parlangeli, ha fatto il punto sull’avanzamento complessivo del Programma e sul modello di monitoraggio rafforzato attivato negli ultimi mesi a supporto della definizione dei Piani Esecutivi per le due aree della Provincia di Taranto e del Sulcis Iglesiente dove si concentrano gli investimenti del Programma stesso.

Le regioni Puglia e Sardegna, individuate quali Organismi Intermedi ai quali è delegata l’attuazione degli interventi a livello territoriale, hanno illustrato caratteristiche e attuazione dei Piani esecutivi e le iniziative di importanza strategica dei due territori. Presentazioni di grande interesse e attenzione per tutti gli stakeholders presenti, rappresentanti dei territori, del mondo sindacale, dell’associazionismo, portatori di specifiche esigenze ed istanze.

La volontà di condivisione degli indirizzi e delle linee di intervento e il percorso di dialogo già avviato con il Partenariato dall’Autorità di Gestione, si concretizzerà nei prossimi mesi con l’attivazione di un Tavolo tecnico partenariale del Programma a supporto del CdS, con il compito di favorire il coordinamento tra le iniziative nazionali e territoriali, lo scambio di esperienze e risultati. La proposta dell’Autorità di gestione prevede in particolare la costituzione di due gruppi di lavoro permanenti dedicati rispettivamente alla “governance e strumenti per la transizione”- in un’ottica di accelerazione della spesa e di positivi impatti e ricadute sui territori – e “diversificazione economica e nuove competenze per la transizione”.

Il contributo tecnico del partenariato sarà previsto e garantito costantemente nella fase di attuazione anche dalle Regioni Organismi Intermedi, soprattutto in occasione della predisposizione dei bandi/avvisi di finanziamento, secondo gli indirizzi del Codice Europeo di Condotta del Partenariato.